domenica 29 aprile 2007

muovo, parlo, scrivo, guardo. mischio le sillabe ed invento parole in lingue sconosciute per dire quello che dentro non ha più un suono . perchè tutti lo sappiano e nessuno capisca, come un tesoro di cui non esiste la mappa.
quel che rimane è una tela strappata da un uncino del tuo cuore pirata ed io che cerco di ricucire i colori e metterla in mostra per giustificare una distanza che non si riesce a colmare come un catino di zinco forato.
ti guarderò con il mio occhio di vetro colorato di sole ed ulivo, correrò con la gamba di legno seccato dal tempo, al tuo respiro profumato di erbe provenzali spiegherò le vele rosse anche senza comprenderle.
e continuerò a sperare di vederti alzare le bandiere. che siano bianche o dei tuoi mille dipinti. perchè da qui guardo quello che tu vedi. da qui ti aspetto in questa vita ventosa che mi agita i capelli e muove i pensieri . li raccolgo in un cesto, ne butto i peggiori. e li sbuccio ad uno ad uno per offerirteli a spicchi.

Nessun commento:

Powered By Blogger

Archivio blog