domenica 10 giugno 2007

mi chiede come sto e non so cosa dire. apro la bocca ed esce un bene che sa di cortesia color zafferano, di moda recente che profuma di buono e svanisce più in fretta. perché non c’è davvero una risposta che abbia un senso quando giochi ai cowboy su questo toro impazzito che chiamiamo la vita, dove basta un dollaro per saltare e far finta. ma durare è sudore e passione, forse anche fortuna, quando è facile scendere con le lacrime in canna a spararci le scarpe.

per trarmi d’impiccio saluto cordiale e proseguo più avanti fino ad una femmina di razza bicchiere che mi concede l’onore di un ballo a ritmo di pinot. ma non fidarti mai di un amore liquido che non è fatto per durare e basta un bacio solo perché sparisca giù nella gola.

alla fine, solo con un cane, seduto per terra con lo sguardo più sotto, penso all’arte che serve per sorriderci sopra. io, che per natura contengo senza ritegno, io che non posso essere quadro, neanche nei giorni dei colori più belli. io, che sono cornice per contenere quello che amo.

e che senza mi adatto. e faccio il vassoio.

2 commenti:

FULVIA ha detto...

meglio frutto che vassoio! che il frutto va bene per ogni stagione e,nella SUA,migliore è più di tutto! E un vulcano di salute; pulsa come un cuore svelato e,ride sul vassoio sol quando canta per essere preso.
Sono anch'io "cortese" ma solo quando lo decido io.Ma recitare bisogna,che la vita è pur sempre una commedia dove i campi,il mare,il tedio di torri silenziose s'alternano senza fine.
"Vedo leggo scordo
Il libro aperto delle mie imposte chiuse con un calice in mano di quello paglierino che non si scorda mai!Fulvia

Anonimo ha detto...

Interesting to know.

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