venerdì 13 aprile 2007

una strana esperienza amare un fantasma, un’ombra cinese, una matrioska bagnata. come amare bendati sopra un tappeto di polvere, allungare le mani e non trovare che aria. è essenza che ti passa attraverso e che poi vola via, lascia il suo segno senza uno sguardo. ma di questa ferita non potrai farne a meno, non potrai curarla ma solo girare la testa e far finta che non faccia più male. strano, dicevo, nuotare nel buio, sentirsi re in un castello di carta e parole, di buio e di niente. che di niente posso essere felice, di una voce che dice ti amo da morire, non fosse già morta una vita più in là.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sei davvero un re, che importa se il castello è di carte e parole...

Anonimo ha detto...

strano, ma vero, per alcuni. re e regine di castelli in aria.
sto qui e ti leggo e non mi sento sola.

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