mercoledì 18 aprile 2007

roland barthes è stato un uomo bizzarro e fuori dagli schemi oltre che scrittore e semiologo raffinato. vissuto interamente nello scorso secolo morì come ogni persona di buon senso dovrebbe voler morire: investito da un furgone di una lavanderia. un lavaggio all’anima (a secco, mi raccomando), un passaggio verso dove saremo diretti e amen. scrisse tanto e di tutto. musica, fotografia, wrestling e proust. di letteratura, soprattutto.
il suo capolavoro, s/z, è la puntuale analisi di un racconto di balzac, sarrasine, fatta ad un solo scopo: definire come la narrazione sia unicamente il frutto di un contratto. dove qualcuno dà e qualcuno prende, dando qualcos’altro in cambio.
sarrasine è la storia di uno scultore follemente innamorato di zambinella, cantante d’opera. prima di morire sarrasine la ritrae in un’opera presa a modello da un pittore per immortalare adone. anni dopo l'affascinante madame de rochefide vede il quadro e chiede ad un uomo di della storia di sarrasine e zambinella. la sera successiva i due si incontrano e lui, seduto ai piedi della poltrona dove lei si è accomodata, comincia a raccontare.
il contratto, per vederla come barthes, è evidente: madame de rochefide vuole conoscere il segreto che sta dietro il quadro, il narratore vuole entrare nelle mutande di madame.
quanto vale un racconto? quanto costa scrivere? quando è equo lo scambio? io ti salverò, tu mi farai ridere. questi dovrebbero essere i patti e niente, dopo, sarà come prima.
perché senza scambio le fondamenta crollano, la nave affonda, il popolo va in guerra. le cose finiscono.
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01 CHOVENDO NA ROS...

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