la televisione la guardo poco. quasi niente, direi. talvolta, però, colto da insonnia ma troppo stanco per leggere, cerco qualche cosa che mi tenga compagnia. mi rendo conto che ci sono modi migliori per passare il tempo ma così è. ed è una delusione. ogni volta. vecchi film consumati. serie a basso costo. qualche lezione di fisica quantistica di cui ti chiedi i dati auditel. tette e culi che rimangono al di là del vetro e si divertono poco. e tu pure.
poi, ad un certo punto, la rivelazione. una specie di thriller, un mezzo reality ma di quelli veri, senza copione definito. una diretta in cui ti aspetti il colpo di scena e per cui rimani ipnotizzato. in cui la tensione sale. e sale. e sale.
mezz’ora ci sono stato. aspettando i fantasmi. nel più totale silenzio. religioso, direi.
diretta dalla cripta, su tele padre pio. una telecamera fissa che inquadra la tomba del sant’uomo. Dove non succede niente. ma ti aspetti che prima o poi si apra. e si scateni l’inferno (beh magari l’inferno non è esatto).
e quando fai la ola per una suora che passa ed accende un cero (ma alle tre di notte non dovrebbe dormire?) hai compreso la tua strada.
che c’è del vino in frigorifero.